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Nuoto e ginnastica dolce protagonisti di Mi.Gio.Act. a Roma

Presso l’impianto sportivo comunale Fulvio Bernardini Uisp di Roma sono in corso di svolgimento le attività del progetto. Parla Patrizia Fanali

 

Non si fermano, nonostante l’estate calda, le attività del progetto Uisp “Mi.Gio.Act. – Mi muovo, gioco, sono attivo”, finanziato da Sport e Salute S.p.A. e sostenuto dal Dipartimento per lo Sport / Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha come obiettivo quello di combattere la sedentarietà nella terza età praticando attività sportive gratuitamente in tutta Italia.

Dal 20 giugno, presso l’impianto sportivo comunale Fulvio Bernardini Uisp di Pietralata, si svolgono a Roma le attività del progetto Mi.Gio.Act. che coinvolge 30 partecipanti in attività di ginnastica dolce e nuoto. Per l’occasione siamo andati a parlare con Patrizia Fanali, operatrice Uisp Roma. “I partecipanti – esordisce Patrizia – vengono due mattine a settimana. Si entra in acqua alle 8.45 e si fa un’ora di attività in piscina unendo ginnastica dolce e acquaticità in acqua bassa. Subito dopo si fa circa una mezz’ora di pausa durante la quale gli anziani hanno modo di socializzare tra di loro e prendersi un caffè. In questa occasione c’è chi porta un po' di frutta e chi una merenda”. Successivamente la lezione prosegue nella pineta dell’impianto sportivo con un’altra ora di ginnastica dolce.

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Le attività promosse dal progetto Uisp Nazionale sono state inserite all’interno di una porposta analoga che viene svolta presso l’impianto da ormai due stagioni. “Non abbiamo avuto difficoltà a trovare nuovi partecipanti – commenta Patrizia – il gruppo è già collaudato e si è ancora di più affiatato dopo l’inserimento dei nuovi iscritti, accolti a braccia aperte da chi già svolgeva attività con noi. Come insegnanti abbiamo creato un rapporto piuttosto intimo con loro, li aiutiamo, li guidiamo e li stimoliamo a fare cose nuove”.

Il lavoro svolto con gli anziani è importantissimo e lo è diventato ancora di più per le persone che partecipano a questa attività: “Facendo una doppia attività – sottolinea Patrizia – in acqua e fuori, i partecipanti hanno modo di sperimentare entrambe le situazioni e quindi di fare sempre nuove esperienze, riportando all'occorrenza il lavoro a terra in acqua e viceversa”. Il lavoro svolto è ovviamente rivolto al loro benessere ed è incentrato sulla mobilità articolare e sulla colonna vertebrale. “Cerchiamo di aiutarli nella loro vita quotidiana. La nostra metodologia – spiega Patrizia – punta essenzialmente a far in modo che quello che imparano all’impianto Bernardini venga acquisito nella vita di tutti i giorni”. Diversi gli esempi di benessere ritrovato dai partecipanti: c’è chi non ha più la necessità di sollevare il ginocchio con la mano quando sale in macchina e chi invece riesce a ruotare meglio la testa quando deve fare marcia indietro. “Questo significa aver migliorato la qualità della vita ed è un benessere che va oltre la prevenzione, aspetto fondamentale che noi promuoviamo in ogni nostra lezione, lavorando sulla forza muscolare e sui movimenti che aiutano nei problemi legati all’osteoporosi”.

Inizialmente molte persone avevano poca padronanza del proprio corpo e non avevano la capacità di stare con i piedi ben piantati per terra. Lezione dopo lezione, però, il lavoro ha dato i suoi frutti e ora sono tutti in grado di rimanere stabili, pur stando in un elemento come l’acqua. “Anche se il loro corpo galleggia in piscina, hanno acquisito nel tempo una maggiore stabilità e hanno molta più capacità di prima di eseguire tanti movimenti. Ora i partecipanti – afferma Patrizia – si sentono più sicuri e percepiscono da soli questi miglioramenti. Ovviamente c’è chi ha ancora alcune difficoltà, ma noi cerchiamo sempre di superarle con un sorriso”.

Uno degli obiettivi principali del progetto è la socialità che si sviluppa durante i momenti di pausa e di attività. “All’interno del gruppo si è creato un bel legame affettivo. I partecipanti si organizzano per venire insieme e si sono create delle vere e proprie delegazioni provenienti da varie zone di Roma. È molto bello vederli così solidali e cooperanti l’uno con l’altro. Addirittura recentemente si sono organizzati anche per andare al mare insieme e noi non possiamo che essere felici di tutto ciò”. (Sergio Pannocchia)

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